19 aprile 2012

4. FEDELTA' E FIDUCIA - Read & Think

    La fedeltà è una parola che può avere più di un significato. Un vocabolario che ho consultato on-line ne evidenzia due: 1 – precisione, esattezza, 2 - l’essere fedele.
   Nella prima accezione del termine, la fedeltà si riferisce a qualcosa (es. la riproduzione di quel quadro è fedele all’originale) quindi, dal mio punto di vista, ha un significato sostanzialmente positivo, ma si può dire altrettanto quando si parla di fedeltà come “l’essere fedele”?
   Si può essere fedeli a un’idea o a una persona. La fedeltà, quando è assoluta, ci fa sentire come appartenenti all’ideale a cui ci siamo votati (e a cui siamo fedeli) o alla persona amata.
   Io, oggi, mi voglio soffermare su quest’ultimo significato.: fedeltà alla persona amata. Perché essere fedeli vuol dire anche amare. O no?


   È un dubbio che spesso mi tormenta: si può essere fedeli senza amare e amare senza essere fedeli? Amore e fedeltà devono per forza andare a braccetto? Istintivamente rifuggo i luoghi comuni, ma cerco di capire come la vita può fare o disfare le convinzioni di ognuno di noi.
   Quando mi sono sposata l’ho fatto con consapevolezza e gioia, ma solo poche ore dopo la cerimonia, guardavo quell’anello al dito non riuscendo a scorgere un oggetto di gran design, creato appositamente per me e mio marito da un maestro orafo di Vicenza. Quel simbolo si stava trasformando, con una velocità surreale, in un peso per me insostenibile. Per sentirmi una moglie dovevo per forza indossare (e ostentare) quel simbolo? Ho deciso che, per me, la risposta era No.
   L’amore non era messo in dubbio, lo status di sposata nemmeno, ma doveva essere una Mia consapevolezza, un sentimento privato, non una pubblica dimostrazione. E così è tutt’ora.
   Quando si è intimamente convinti, amore e fedeltà diventano una cosa sola perché non c’è motivo che divergano, ma può succedere di essere talmente coinvolti da rischiare, talvolta, che la ragione venga offuscata a favore dell’ideale spingendoci a non distinguere realtà da fantasia.
   Io lo amo e sono fedele e per lui è altrettanto. Questa è una affermazione presumibilmente realistica ma non necessariamente reale. Per dargli forza sarebbero necessarie prove, testimonianze, fatti, oppure è sufficiente avere fiducia?
   Cos’è la fiducia? È qualcosa di così importante da andare oltre a tutto? È sufficiente avere fiducia in qualcuno per non aver bisogno di altro per amare ed essere fedele? Per me sì.
   La fiducia fa da collante tra le persone e le situazioni, rendendo possibili emozioni e sentimenti razionalmente impensabili. La fiducia non è cieca, non può esserlo, non vive di vita propria, ma va alimentata costantemente. Si nutre di conferme, non di parole. I fatti, i gesti, i cenni, anche i semplici ammiccamenti sono in grado di rafforzare la fiducia tra le persone, ma, se mal gestite, possono anche minarla.
   Quando si perde la fiducia, tutto crolla. Se il collante non c’è più a tenere saldo un rapporto, stranamente la ragione, la realtà, i fatti non sono più in grado di dare quella serenità che è necessaria per continuare ad essere fedeli.
   Quindi, per me, la fiducia e la fedeltà non possono esistere l’una senza l’altra. L’amore, invece, non necessariamente deve entrare a far parte di questo binomio.
   Si può amare qualcuno senza essere fedeli e si può essere fedeli, ma senza amore.
   Senza fiducia, però, non si va da nessuna parte.
  Per me.


Susanna 05.05.2010

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