5 maggio 2012

SUBLIME PECCATO



 È estate. Guardo lontano, l’orizzonte è evanescente. Il sole ha allontanato tutte le nuvole e invade ogni angolo di terra. Il calore è tale che l’ombra stenta ad allungarsi dagli alberi che delimitano la spiaggia. Ha forse paura di scottarsi anche lei?
Brucio. Nemmeno un bagno in mare mi ha sollevato. Il mio non è solo un disagio fisico.
Non riesco a distogliere il pensiero: so che lui è lì, in auto, dietro la radura. Non verrà certo da me, dovrò essere io ad andare a prenderlo, se proprio lo voglio.  Ma lui è lì e so che non se ne andrà.
Vorrei riuscire a passare una bella giornata al sole, senza pensare a nulla. Mi basterebbero anche poche ore. Perché non riesco?
Il desiderio mi prende lo stomaco. Ce l’ho nei miei occhi, lo vedo con la mente, sento quel suo profumo intenso, quel colore marrone scuro quasi nero. Non ne ho mai fatto una questione di colore, non è quello che mi attrae, potrebbe essere anche bianco latte. È la sensazione che mi dà a non farmelo togliere dalla testa.
Mi guardo attorno. Voglio essere sicura che nessuno mi veda. Devo ammetterlo: la carne è debole! Non è che sia una cosa proibita, ci mancherebbe, ma se mi vedesse qualcuno qualche commento ci sarebbe. E se quel qualcuno fosse mio marito? Beh, non ci voglio pensare.
Alle mie spalle l’acqua cristallina. È invitante, ma il mio pensiero fisso ha la meglio. Avanzo guardinga. L’auto è lì, con lui dentro. Aspetta solo me. È questione di un attimo.
Dominata da un raptus, i miei movimenti sono incontrollabili. Lui, il suo profumo, il suo sapore sulle mie labbra, diveniamo un tutt’uno in un inebriante sinfonia che nessun’altro può sentire. A volte i mio desiderio va oltre, mi immagino di sentirlo sul mio corpo, caldo e avvolgente, che si insinua in ogni piega più nascosta: una fusione totale di elementi e sensazioni.
Poi la catastrofe. Mio marito mi ha scoperto! Si avvicina velocemente e lo sento urlare. Mi sento sprofondare. Non distinguo le sue parole, ma so già quello che sta dicendo. Con i problemi che ho avuto, non dovrei nemmeno avvicinarmi al cioccolato! Lo so, ma che ci posso fare? Un giorno riuscirò anche a coronare il sogno di immergermi in una vasca piena di cioccolato. Lui è la mia tentazione, il mio sublime peccato.


Susanna   29.04.12

4 commenti:

  1. Chi non sa resistere a tanta bontà..
    Grazie dela visita Ssanna sei molto gentile. a presto
    Maurizio

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  2. Ciao Maurizio. Hai un bellissimo blog!
    Grazie del tuo passaggio.

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