4 novembre 2010

Dalla finestra vedo

     Dalla finestra vedo il sole quando tramonta. I suoi raggi obliqui lambiscono il letto. Mi piace rilassarmi e farmi accarezzare da questo velo di luce, finché scompare.
     Abito in campagna. Sono svegliata dagli uccellini e in inverno mi piace stare ad osservarli mentre si litigano qualche briciolina di pane.
     Dalla finestra vedo i campi arati in inverno, le semine in primavera, le colture crescere rigogliose, vedo i cani del quartiere aggirarsi solitari, lasciati liberi dai loro padroni perchè tanto non c'è pericolo. Liberi di dare sfogo ai loro istinti naturali, lì davanti a chiunque, sul campo che costeggia la stradina. Talvolta i bambini sghignazzano e si danno le gomitate, mentre mia madre volgendo il capo arrossisce, e gridando vergogna! tenta di distrarre la loro attenzione da quella scena della vita. Ma qui tutti i bambini sanno come fanno l'amore i cani, i gatti e ogni altro animale.
     Siamo in campagna. Non ho di fronte castelli da favola o monumenti storici, solo la mia vicina che sorridendo suona al campanello per una chiacchiera e talvolta mi porta anche un pezzo di dolce fatto in casa.
    Qui non ci sono molte attrazioni, ma quando sull'appartamento di una piccola palazzina a due piani è arrivò Bepi, io e le altre ragazze del quartiere scendavamo spesso in strada a controllare che i bambini non si facessero male.
   Bepi, un uomo di circa 35 anni, capello mosso e leggermente brizzolato, allenatore in un fitness-center, amava aggirarsi in perizoma all'interno del suo appartamento che, purtroppo o per fortuna, era ancora sprovvisto di tende o altri veli di qualsiasi sorte.
    Bepi si è sposato a settembre e la giovane moglie ha arredato di tutto punto la casa, tendine comprese. Spero che adesso i bambini non corrano pericoli, ora che noi mamme diamo loro solo un'occhiata ogni tanto, dalla finestra, senza andare più in strada.


Susanna 04.11.2010

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